Giro d’Italia 2020, Jakob Fuglsang: “Sia io che Nibali pensiamo che l’altro abbia fatto cose che non vanno bene quest’anno. Ma sabato mi ha cercato e ci siamo chiariti”
Si fa più distesa l’aria tra Jakob Fuglsang e Vincenzo Nibali. Dopo le iniziali parole di accusa del danese, il siciliano aveva subito smorzato i toni spiegando che tra loro non c’è nessun problema. Oggi anche il capitano dell’Astana, dal suo solito spazio su BT (da dove erano partite le prime polemiche), ha deciso di gettare acqua sul fuoco, spiegando di essere stato cercato per messaggio da Nibali sabato sera e di essersi chiarito con l’ex compagno di squadra prima della tappa di Roccaraso, conclusa con il successo di Ruben Guerreiro.
“Nibali mi ha mandato un messaggio sabato sera – ha esordito – Parlava di questa guerra tra noi che i media stanno cercando di creare. Gli italiani hanno tradotto il mio articolo e ci vedono come i due grandi favoriti dopo i ritiri di Geraint Thomas e Simon Yates. Ci siamo chiariti e abbiamo sottolineato che entrambi pensiamo che l’altro abbia fatto cose che non vanno bene quest’anno. Ma abbiamo concordato di salutarci prima della tappa”.
Lo scandinavo ha poi sottolineato ancora una volta che nessuno dei due sembra volere una “guerra”: “Ora entrambi speriamo di fare un buon Giro e non vogliamo che ci sia una guerra tra me e lui. Mi ha detto che durante la corsa probabilmente ci ritroveremo anche da soli e sarebbe un peccato se fossimo arrabbiati l’uno con l’altro perché i giornalisti hanno contribuito a incendiare l’atmosfera”.
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